Quando si avvia un progetto come level-app non basta avere una buona idea.
Per svilupparla serve un buon team: un gruppo di persone capaci di incastrarsi come i pezzi di un puzzle, un ventaglio di competenze variegate, un mix di esperienze diverse.
Queste competenze in level-app sono distribuite in quattro tasselli:
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Davide Garufi – LA MENTEGenio e sregolatezza, sopratutto alimentareIl primo tassello di level-app l’ha messo lui con la propria necessità di utilizzare un sistema che gli permettesse di creare app in modo semplice. Le sue idee spaziano dalle nuove funzioni disponibili, all’ampliamento del mercato, alla ricerca di nuovi spazi di applicazione
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Leonardo Tonghini – IL BRACCIOSi nutre di birra e codice sorgenteIl primo che ha condiviso l’idea di sviluppare un prodotto capace di soddisfare la richiesta di uno spazio semplice ed intuitivo dove creare app su misura. Per realizzarlo ha rubato ore al sonno trasformando un’idea in un prodotto digitale
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Emanuele Gandolfi – L’ARTISTAIl Pinturicchio delle interfacceConcretizzare un’idea passando da un foglio bianco ad un portale (prima) ed una app (poi) è stato il suo compito tra eleganza nel codice e nella forma. Un prodotto (intangibile) deve essere intuitivo e dalla grafica accattivante, perché anche l’occhio vuole la sua parte
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Serena Cominetti – LA SCRITTRICELa Ada Lovelace dei socialSi appassiona ai progetti, specialmente quando sono basati su tecnologia, innovazione e volontà di far emergere le capacità professionali del territorio. Tra articoli, post su social network e comunicati vive la app come un prodotto cui dare una voce.
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E poi c’è la motivazione: la motivazione è il vero collante in un team variegato che lavora per raggiungere un obiettivo. La nostra è rendere accessibile a tutti uno strumento capace di soddisfare diverse esigenze, portare innovazione nel territorio, far emergere le capacità professionali dietro level-app.
La speranza è far emergere un prodotto dalle basi solide: perché la speranza è la base di ogni rivoluzione.